LA MOSSA DI FONTANA E TOTI: IL PUBBLICO COSTRUISCE I NUOVI OSPEDALI DEL PNRR
POI LI DA’ AI PRIVATI CHE CI FANNO I SOLDI

A RISCHIO LA SANITÀ PUBBLICA

Segnatevi questa data: 27 novembre 2023. È la fine della sanità pubblica.

Ora è scritto nero su bianco in una delibera della Regione Lombardia del 27 novembre e nel nuovo Piano Socio Sanitario della Liguria appena approvato: il pubblico – con i fondi del PNRR – costruisce i nuovi ospedali di comunità e poi li affida ai privati che ci faranno i soldi.

Insomma, lo Stato e l’Europa pagano e i privati guadagnano.
E’ arrivato il cavallo di Troia per smantellare definitivamente la Sanità pubblica: gli ospedali di Comunità che stanno nascendo in tutta Italia. La corsa dei privati è già partita.

Il trucco è semplicissimo: le Regioni costruiscono ovunque le nuove strutture. Ma poi si “accorgono” di un dettaglio: mancano i medici e gli infermieri. La soluzione è subito pronta: li affidiamo ai privati e il gioco è fatto.

Lo avevamo già denunciato nei giorni dell’approvazione del Piano Socio Sanitario della Regione Liguria quando il consigliere Stefano Anzalone aveva presentato un emendamento che spalancava le porte ai privati. Noi del centrosinistra eravamo insorti e così alla fine era passata una rivoluzione mimetizzata.

Ma adesso ecco la mossa in grande stile della Regione Lombardia, sempre a maggioranza di centrodestra, che dai tempi di Roberto Formigoni ha fatto a pezzi la sanità pubblica per affidarla ai privati. I risultati, sia in Lombardia che in Liguria, si sono visti ai tempi del covid, quando entrambe le regioni hanno registrato livelli record di contagi e mortalità.
Di cosa stiamo parlando? Gli ospedali di comunità sono piccole strutture diffuse sul territorio dove saranno curate patologie a bassa complessità e verrà ospitato chi ha bisogno di lunghe degenze. Ne stanno nascendo ovunque, soprattutto grazie ai soldi del PNRR.

Ma gli ospedali non sono ancora pronti e arriva il trappolone. Ecco cosa dice la delibera XII/1435 della Regione Lombardia: “Valutato il quadro di contesto legato all’attuale carenza di professionisti medici”.

Non è uno scherzo, è tutto vero: hanno costruito gli ospedali, ma si sono ‘dimenticati’ i medici e gli infermieri per farli funzionare.
Geniale.

E così la Regione Lombardia approva “i requisiti organizzativi, gestionali e strutturali e tecnologici specifici di esercizio e accreditamento degli Ospedali di Comunità“.
Seguono decine di pagine con tutti i dettagli per regolare la privatizzazione. Dalla “manifestazione di interesse rivolta a enti pubblici dell’area non intercompany e privati interessati alla gestione e contrattualizzazione di p.l. di Ospedali di Comunità” fino alla “formazione di una graduatoria provvisoria che subordina i propri effetti al conseguimento della concessione dell’accreditamento regionale… per la gestione dell’Ospedale di Comunità”..

E’ una rivoluzione definitiva per la nostra sanità. Ma nessuno apre bocca, nessuno ne parla. L’hanno venduta come la riforma della salute realizzata con il PNRR e invece è la privatizzazione definitiva della nostra sanità pubblica.
Tutto pagato con i soldi pubblici.

Marzio
Partito Democratico

Condividi l'Articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *