Per i diritti delle persone e dei popoli.
Condanniamo in modo fermo e nettissimo gli atroci, indiscriminati e senza precedenti atti di terrorismo commessi da Hamas. Un terrorismo cieco e crudele che ricorda a noi Europei la drammatica notte del Bataclan. Ragazze e ragazzi uccisi durante un rave, anziani e bambini prelevati, innocenti e inermi, dalle loro case. I bambini sgozzati nel kibbutz di Kfar Aza, un territorio pacifico mai conteso da rivendicazioni palestinesi.
Fatti che stanno, senza dubbio, nelle pagine della vergogna dell’umanità.
Esprimiamo al popolo di Israele tutta la nostra vicinanza, solidarietà, empatia e ci uniamo agli appelli ai terroristi di Hamas per il rilascio immediato e senza condizioni degli ostaggi.
Siamo dinanzi a una voragine di sangue e orrore, morti, feriti, dispersi e il rischio di una catastrofe umanitaria e di un’escalation di violenza, terrore e guerra sempre più incontrollata.

Siamo, senza dubbio, in uno scenario nuovo e inedito persino per una terra martoriata come la Palestina. Perché la scelta di Hamas ha colpito anche un’altra vittima: le legittime aspirazioni di pace e territorio del popolo palestinese che pagherà un prezzo ulteriore di sofferenza, miseria e lutto, dopo anni in cui è stato lasciato solo, senza alcuna prospettiva reale di pace e giustizia.
Siamo al fianco del popolo d’Israele nel suo diritto di difendere la sicurezza dei suoi cittadini, in linea con il diritto internazionale e umanitario, come affermato dall’UE.
Un assedio a Gaza come quello annunciato ieri con interruzione di luce, acqua e soccorso umanitario, in un territorio in cui vivono 2 milioni di persone in quella che è diventata una prigione a cielo aperto nella colpevole indifferenza della comunità internazionale è proibito, come hanno ricordato le Nazioni Unite, dal diritto internazionale umanitario. Rappresenterebbe, come ha ricordato Emma Bonino, un crimine di guerra che Israele, avendolo subito con l’attacco di Hamas, deve avere la forza morale di non commettere.

Occorre aprire un corridoio umanitario a Gaza. Garantire una via di fuga dalla Striscia e di accesso ai soccorsi.
Serve ritessere i fili del negoziato e uno sforzo diplomatico che impedisca l’esplosione del Medio Oriente.
Ancora oggi la prospettiva dei “Due Popoli, Due Stati” è l’unica soluzione che possa garantire una pace sostenibile e durevole e dev’essere un imperativo politico e morale.
Occorre spingere la comunità internazionale a riprendere il Processo di Pace in Medio Oriente, a tutela della sicurezza del popolo di Israele e della Palestina.
Ora occorre unirsi contro il terrore e farlo su una prospettiva di pace.
Per questo il Partito Democratico milanese e lombardo sarà in ogni piazza che abbraccia la condanna ferma e inequivocabile dell’attacco terroristico di Hamas, in solidarietà a Israele e a tutte le vittime civili di entrambi i popoli e l’impegno a ogni sforzo diplomatico, coi nostri alleati, con i Paesi del mondo arabo che possano svolgere un ruolo, per evitare l’esplosione del Medio Oriente, lavorando alla prospettiva di due popoli due Stati.

Alessandro Capelli e Silvia Roggiani (Segretaria PD Lombardia)

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