Due i comunicati pervenuti alle redazioni dei giornali, uno del consigliere regionale Giacomo Zamperini il 10 gennaio, e una risposta del PD guidato dal segretario Manuel Tropenscovino il giorno dopo. Li pubblichiamo entrambi.

AGGRESSIONE AGENTE A COLICO, ZAMPERINI (FDI): LIMITE OLTREPASSATO, SERVE TOLLERANZA ZERO CON CHI SPACCIA MORTE. FONDAMENTALE DARE RISPOSTE IMMEDIATE AL TERRITORIO.

È solo l’ultimo episodio di una lunga serie, quello avvenuto ieri in via Suor Maria Laura Mainetti, nel “boschetto della droga” di Colico. Uno spacciatore ha accoltellato alla mano un agente della Polizia Locale dell’Alto Lario, Roberto Pozzoli di 46 anni, mentre svolgeva un servizio di pattugliamento della zona. L’aggressore, un cittadino marocchino irregolare di 44 anni, con le tasche piene di denaro, probabile provento dell’attività di spaccio, ha cercato di divincolarsi alla perquisizione aprendosi la strada a colpi di coltello. Dopo aver ferito l’agente, ricoverato per accertamenti a Gravedona, avrebbe inscenato un malore ed è stato trasportato all’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco, dove poi è stato arrestato.
Sui fatti è intervenuto il Consigliere Regionale lecchese, Giacomo Zamperini.

«Come sempre, ringrazio le Forze dell’Ordine per il lavoro di prevenzione che svolgono e per quello che hanno fatto in passato nel contrasto dello spaccio in Alto Lago, ma è del tutto evidente che i risultati ottenuti fino ad oggi non siano più sufficienti: si è oltrepassato ogni limite. Quotidianamente ed alla luce del sole, giovani che spesso sono di origine straniera, senza volerci troppo girare attorno con inutili ipocrisie, si rendono protagonisti di reati odiosi e vendono droga pensando ormai di restare impuniti, e così, si sentono intoccabili diventando sempre più pericolosi e prepotenti. Cosa deve succedere ancora, prima che ci sia una risposta definitiva da parte dello Stato?» Ha commentato Giacomo Zamperini. «Innanzitutto, ci piacerebbe sapere chi sono questi criminali, da dove vengono e come si spostano. Se hanno dei precedenti e sono irregolari, che ci fanno ancora a piede libero? Ci vuole tolleranza zero nei confronti di questi spacciatori di morte, oppure il rischio è che la gente esasperata comincerà a farsi giustizia da sola. Gli amministratori locali ed i sindaci sono le prime sentinelle del territorio, il loro grido di allarme non può e non deve rimanere inascoltato. Dopo averlo fatto personalmente, anche pubblicamente esprimo a loro ed agli agenti della Polizia Locale coinvolti nella triste vicenda la nostra piena solidarietà. Ho riferito quanto accaduto all’Assessore Regionale alla Sicurezza, Romano La Russa. Mi farò personalmente portavoce delle loro richieste di aiuto, valutando anche come Regione Lombardia possa intervenire per mostrare la propria vicinanza e concretamente rendersi parte attiva nella prevenzione e nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei territori dell’Alto Lago.» Ha concluso il Consigliere Regionale.

Giacomo Zamperini
Al comunicato di Zamperini risponde Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del PD di Lecco.

SPACCIO DI DROGA E POLIZIA LOCALE NEL LECCHESE: FATTI E NON PAROLE (FUORI LUOGO)!
Fanno discutere le parole del Consigliere regionale Giacomo Zamperini (FdI) sui fatti del 9 gennaio a Colico, dove un agente di polizia locale è stato ferito da un malvivente.
“Leggendo il comunicato stampa del Consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini non si sa se rimanere stupiti o, nonostante la serietà dell’argomento, se si debba sorridere.- è il commento del Segretario provinciale del PD, Manuel Tropenscovino – “Innanzitutto ci piacerebbe sapere chi sono questi criminali, da dove vengono e come si spostano.”, scrive Zamperini ai giornali. Una bella domanda da porre al Ministero dell’Interno, competente per legge a coordinare le Forze dell’Ordine e, quindi, anche a raccogliere queste informazioni e attivare azioni di contrasto e repressione dello spaccio di droga. Vorrei ricordare a Zamperini che questo Ministero è da parecchi anni saldamente in mano alla destra, dato che i ministeri di Piantedosi, Salvini, Alfano, Maroni raggiungono un totale di 9 anni, ovvero il 56%, sui 16 trascorsi dal 2008, in cui ci sono stati per altro ben due governi tecnici. Quindi il consigliere ci risparmi le sue grida manzoniane e si rivolga invece ai suoi compagni di partito.”
Prosegue Tropenscovino: “Anche noi esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all’agente ferito e a tutte le donne e gli uomini delle polizie locali, che non possono svolgere le funzioni principalmente di competenza delle Forze dell’Ordine, di cui non fanno parte, e per cui le Forze dell’Ordine sono appositamente addestrate. Queste lavoratrici e lavoratori hanno compiti limitati sulla sicurezza urbana e credo che anche le amministrazioni locali debbano tenerne conto, indirizzandoli alle più proprie attività di Polizia Locale, ovvero controlli stradali, commerciali, edilizi e ambientali. Sono invece in capo al Prefetto e al Questore l’attivazione di azioni per il contrasto ai reati di spaccio, coordinando Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, come già brillantemente fatto lungo i boschi della SS 36 nella zona Oggionese. Inoltre, si ricordi il Consigliere regionale che tutti gli esperti in materia insegnano che il contrasto allo spaccio di droghe si effettua anche con interventi culturali nelle scuole e nei luoghi di aggregazione dei giovani, con supporti alle comunità di recupero e alle operative di strada: tutti ambiti di intervento oggetto di drastici tagli sia del Governo nazionale, sia di quello lombardo.
Infine, nell’invitare il Consigliere a non scherzare con il fuoco: “…il rischio è che la gente esasperata comincerà a farsi giustizia da sola…”. Un partito di governo deve attivare le Forze dell’Ordine, non giocare strumentalmente con la paura delle persone. Negli ultimi anni invece stiamo assistendo ai danni prodotti da cittadini giustizieri, anche parlamentari, che, oltre a non risolvere il problema, colpiscono anche cittadini innocenti.”

PD Lecco

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