Fine del mercato tutelato del gas:
non subire passivi ma scegliere consapevolmente.
“La tariffa “Placet” applicata di default dal gestore in caso di non scelta da parte dell’utente può costare
carissimo, da 400 a 4000 euro in più all’anno.”
La data del 1° gennaio 2024 è stata per molti utenti GAS, il cosiddetto giorno fatidico per il passaggio dal mercato “tutelato” al mercato libero.

I requisiti per rimanere entro i confini del mercato tutelato:
I requisiti per rimanere ricompresi nel mercato tutelato con tariffa determinata dall’autorità ARERA devono essere: aver compiuto 76 anni nel 2023, essere soggetti “vulnerabili” ovvero avere riconosciuta una patologia invalidante, avere i requisiti per beneficiare di “bonus sociale” in base al proprio reddito famigliare, oppure essere ricompresi nel perimetro dei cittadini in ambito “SAE” ovvero strutture abitative di emergenza a seguito di calamità. Per gli ultrasettantacinquenni ovvero per chi ha già compiuto 76 anni non sarà necessario fare nulla ma, in automatico, il gestore manterrà la tariffa “vulnerabile” applicando i costi ARERA. Per i soggetti portatori di disabilità sarà invece necessario produrre l’autocertificazione al proprio gestore.

Se invece l’utente è già nel mercato tutelato ma non ha i requisiti per rimanervi:
In assenza dei requisiti sopra esposti e senza effettuare nessuna scelta di mercato libero entro il 31 dicembre 2023, in automatico la propria fornitura GAS verrà assegnata dallo stesso gestore in tariffa denominata “PLACET”, ovvero una proposta commerciale con prezzi stabiliti liberamente, ma con condizioni contrattuali definite dall’ARERA.

Attenzione alle offerte di mercato per non subire le contraddizioni delle offerte PLACET:
La cosiddetta tariffa “placet”, applicata ai clienti che non effettuano nessuna scelta, mostra però tutti i suoi lati deboli, perché le regole del mercato “libero” prevedono il coinvolgimento responsabile del consumatore. Da uno studio effettuato da Adiconsum Lombardia e Adiconsum Monza Brianza Lecco, emerge con chiarezza che, i vari gestori, offrono sul mercato offerte GAS ad oggi molto
più vantaggiose rispetto alla tariffa “PLACET”.

“Avevamo chiesto una proroga del tutelato gas di almeno sei mesi collegata ad una campagna di informazione capillare x permettere una scelta consapevole e ragionata, a differenza dei balneari non c’è l’hanno concessa. Una della motivazioni era che comunque chi non fosse stato in grado di scegliere sarebbe stato garantito dai contratti PLACET, era un imbroglio” è la denuncia di Danilo Taino,
Presidente Adiconsum Monza Brianza Lecco.

“Il mercato libero del GAS così come sarà per l’energia elettrica da luglio del prossimo anno – spiega Christian Gambarelli, presidente Adiconsum Lombardia – impone all’utente finale una presa di coscienza e di responsabilità. Rimanere passivi significa rischiare di
vedersi attribuire una tariffa non vantaggiosa come emerge dallo studio fatto. Muoversi per tempo e scegliere il gestore adatto alle proprie esigenze è e sarà sempre più fondamentale per cogliere i vantaggi dalle offerte di mercato libero. Adiconsum è a disposizione per aiutare le persone nella scelta.”
Qui sotto riportiamo la tabella elaborata da Adiconsum Lombardia, dove emerge che il delta di differenza a seconda dei gestori tra tariffa “placet” e offerta di mercato, segna un delta di costo in più su una simulazione di consumo 2000 smc, che può variare da 400 euro annui a 4000 euro annui.

Questo significa che se non ci sono i requisiti per rimanere nel mercato tutelato come soggetti “vulnerabili”, si rende necessario valutare il passaggio ad una offerta di mercato libero, prima di tutto contattando l’attuale gestore e poi effettuare una ricerca di mercato per scegliere il gestore e l’offerta più conveniente.

Tabella di raffronto vari gestori tra offerta “PLACET”
e offerta di mercato libero. Consumo annuo famiglia tipo.
*tabella elaborata da Adiconsum Lombardia e Monza Brianza Lecco
Il passaggio di tariffa e gestore è libero, gratuito e può essere fatto in qualsiasi momento.
Inoltre, se in possesso dei requisiti di vulnerabilità ma già nel mercato libero, si può chiedere di essere ricompresi nel “mercato tutelato” con tariffa ARERA. In questo caso il gestore ha l’obbligo di rispettare la scelta del consumatore. In caso di diniego è opportuno rivolgersi ad Adiconsum.


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