L’UNICA COMPENSAZIONE POSSIBILE E’ UN PROGETTO DIVERSO.
La Giunta Regionale ha espresso parere favorevole alla variante del progetto di Autostrada Pedemontana Lombarda, la cosiddetta tratta D.
In una delle regioni più ricche e produttive d’Europa, nell’anno 2023, un assessore regionale liquida le ragioni con cui un territorio unito ha dimostrato totale contrarietà all’opera, mettendo sul tavolo risorse pubbliche per delle non meglio identificate “compensazioni”. Parliamo della posizione netta di 11 Comuni, unita alle preoccupazioni di una Provincia: da due anni questi Enti chiedono confronti e approfondimenti su un progetto fortemente impattante, richiesta a cui l’assessore Terzi non s’è mai degnata di rispondere.
Non hanno mai risposto alle richieste dei Comuni, hanno depositato il progetto definitivo ai primi di agosto, appositamente per comprimere i tempi di approfondimento e valutazione del progetto, hanno avviato l’iter della conferenza di servizi presso il Ministero, hanno convocato i sindaci a un incontro tardivo, fissato pochi giorni prima della data della conferenza di servizi e ora, due giorni prima di questo incontro, approvano una delibera che esprime il parere favorevole della Regione rispetto al progetto, una delibera in cui non viene minimamente riportato il parere fornito a Regione dai Comuni.
Verrebbe da pensare che sia tutto finalizzato a comprare il consenso dei territori, usando ancora soldi pubblici, per proseguire un’opera fallita, che doveva essere finanziata da capitali privati.
Sappiamo bene che queste modalità di contrattazione sono il marchio di fabbrica del centrodestra lombardo, ma ancora ci stupiamo per la sfacciataggine con cui si trattano i territori e i cittadini che li abitano. Chi governa Regione Lombardia sta dimostrando di non avere alcun rispetto della Brianza e dei cittadini brianzoli.
Eventuali nuove compensazioni saranno definite e quantificate (magari anche in misura molto superiore rispetto a quanto annunciato) su un tavolo che sarà quello della conferenza di servizi, dopo la valutazione nel merito dei contributi di tutti i soggetti coinvolti: sarebbe grave se a questo punto si avviassero tavoli di contrattazione con promesse da pagare con fondi pubblici.
Le ragioni della contrarietà dei Comuni sono talmente valide, fondate e argomentate, che potrebbero rendere superflua ogni compensazione: la cancellazione della tratta D, facendo terminare Pedemontana nella tangenziale est adeguatamente rivista, non ne richiederebbe alcuna. L’unica compensazione possibile è un progetto diverso.

La vicenda sulla tratta D Breve di Pedemontana ha subito un’accelerazione notevole con il procedimento in corso di approvazione della variante. Ci troviamo nella situazione in cui un territorio, unito, ha espresso parere contrario su questioni che sono anche di carattere procedimentale e legale. Questioni che vengono richiamate anche dal documento trasmesso in Regione dalla Provincia.
Noi abbiamo sempre creduto nella possibilità di un’alleanza che funzioni in una fase in cui serve recuperare il tempo che non è mai stato concesso finora. I Comuni sono stati convocati per il 4 ottobre dall’assessore regionale Terzi, a meno di una settimana dalla data fissata per la Conferenza di servizi presso il Ministero.
Viste le scadenze ravvicinate, è difficile che questo incontro divenga un tavolo di produzione di qualche alternativa al progetto. Questo appuntamento potrebbe essere un’occasione per i Comuni di avere come territorio un approfondimento sulle criticità politiche e tecniche e sullo sviluppo di interventi di riduzione del danno che possono essere messi a terra solo se si ha il tempo di predisporli e perfezionarli. La scadenza della Conferenza del 10 non consente attivamente di portare un contributo adeguato in questo confronto tecnico.
Giovedì scorso in Consiglio abbiamo chiesto al Presidente Santambrogio di attivarsi come Provincia per chiedere formalmente un rinvio della scadenza del 10 ottobre. Registriamo positivamente la lettera che il Presidente ha trasmesso nella giornata di venerdì al Ministero chiedendo un differimento del termine fissato al 7 ottobre per la presentazione di proposte connesse alla Conferenza di servizi.
Confidiamo che il Ministero possa accogliere questa proposta di buon senso che arriva dal territorio, per garantire un’interlocuzione seria.

BRIANZA RETE COMUNE

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