Tra Milano e l’hinterland ci sono oltre 150mila lavoratori poveri, che portano a casa meno di 1000 euro al mese. Come si fa a vivere dignitosamente con paghe di questo genere?
È inaccettabile che oggi nel nostro Paese ci siano lavoratori pagati 3, 4 o 5 euro lordi l’ora. In tutto parliamo di oltre 4,5 milioni di persone. Il governo Meloni ha deciso di abbandonarli, fuggendo dalle proprie responsabilità.
È incredibile che di fronte a certi numeri, con l’inflazione in aumento, il caro benzina, l’aumento dei tassi dei mutui, siano stati capaci soltanto di tirare fuori la social card, cioè una mancetta di 380 euro una tantum. Un euro al giorno! E intanto cancellano il Reddito di Cittadinanza e dicono “no” al salario minimo.
Siamo tra i pochi Paesi Ue a non avere ancora questo strumento essenziale per difendere la dignità dei lavoratori. In Europa, in 21 Paesi su 27, esiste il salario minimo e dalla sua introduzione i salari non sono diminuiti, come millantano alcuni esponenti del governo. Anzi, il contrario: in Germania, ad esempio, è stato introdotto a 8,50 euro l’ora, ora è a 12, e si sta discutendo per aumentarlo a 12,40. Dopo l’introduzione sono aumentati l’occupazione, i salari e il Pil.
Ma questo governo dimostra di essere completamente scollegato dalla realtà. Dicono no al salario minimo ma ripristinano i vitalizi e mirano ad aumentare gli stipendi ai deputati. Cioè dicono sì ai privilegi e no agli aiuti agli italiani in difficoltà. Vergogna!

Nicola De Marco
Mov. 5 Stelle

Condividi l'Articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *