La giunta Fontana ci nega il confronto e la maggioranza in aula nega spazi e tempi per parlare dei veri temi: taglio delle liste d’attesa per visite mediche, crisi climatica, aiuti alle imprese, oltre 19 mila case popolari vuote, contrasto all’aumento del biglietto dei trasporti regionali.
Noi continueremo sempre a portare avanti le nostre proposte costruttive e a protestare davanti alla destra che cerca di zittire la nostra voce.
(Pierfrancesco Majorino)

In questi giorni stiamo discutendo in Aula il Bilancio regionale, e come PD e minoranze stiamo facendo proposte concrete nell’interesse dei lombardi,

dando battaglia secondo le modalità che il Regolamento ci consente (il PD ha depositato 90 ordini del giorno e 2900 emendamenti):

abbiamo idee utili ad esempio sulla emergenza climatica, sul taglio delle liste d’attesa, sulla carenza di medici, sul sostegno all’impresa, sui treni per i pendolari e tante altre (*).

Ieri la seduta è durata dalle 10 alle 00:50, e oggi continueremo ad oltranza con le nostre proposte, in un clima però incredibile:

la maggioranza di destra-centro di Fontana ha deciso di non svolgere il suo ruolo di indirizzo, ha depositato un solo emendamento e un solo ordine del giorno, rinunciando per la prima volta nella storia della Regione a fare proposte, forzandoci a ritirare le nostre o a non intervenire.

Pieno sostegno alle Consigliere e ai Consiglieri regionali del Gruppo PD Lombardia che in queste ore stanno facendo i conti, in sede di discussione di bilancio, con una Giunta incapace di parlare dei reali temi che interessano le cittadine e i cittadini lombardi e che, fuori da ogni logica di buon senso e senza alcun motivo valido, taglia i tempi di intervento dell’opposizione e impedisce ai Consiglieri di intervenire, negando ogni possibilità di confronto e di dialogo.

Il Gruppo PD Lombardia aveva presentato le proposte per la discussione del bilancio di Regione Lombardia, in consiglio regionale.
I nostri consiglieri hanno presentato oltre duemila emendamenti e ottanta ordini del giorno, con misure per favorire le imprese, incentivare la transizione ecologica, trovare soluzioni più giuste per l’emergenza abitativa, rilanciare il trasporto pubblico e tutelare la sanità pubblica.
Le principali proposte riguardano lo stanziamento di 500 milioni di euro nella mobilità sostenibile urbana ed extraurbana per evitare nuovi aumenti tariffari, altri 200 milioni di euro per ridurre le liste di attesa nella sanità ed evitare il ricatto che costringe a scegliere tra il privato per chi può e la mancanza di accesso alle cure per chi invece non se lo può permettere.
Non sono solo soldi, è questione di invertire la rotta che trent’anni di amministrazione regionale di centro destra hanno impresso all Lombardia, vogliamo rimettere al centro le persone e i loro bisogni, il pianeta e il futuro delle nuove generazioni.


Noi continuiamo la nostra battaglia, perché lombarde e lombardi meritano di meglio.
(Silvia Roggiani)



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