Nella Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità dobbiamo riflettere sulla tragica situazione in cui versano le risorse idriche della Lombardia. I nostri fiumi sono sempre più in secca, il livello dei laghi è sempre più basso e la nostra agricoltura continua a soffrire a causa della mancanza di piogge.
La situazione è grave e urge cambiare radicalmente l’approccio alla gestione dell’acqua: abbiamo bisogno di politiche coraggiose, adottare un approccio strutturale basato sulla prevenzione e intervenire con investimenti mirati.
La destra al governo in Lombardia e in Italia continuano a non voler affrontare il problema.
Lo abbiamo visto con l’ultimo decreto siccità: per affrontare la crisi idrica, il governo ha voluto ricorrere ancora una volta a commissari, a deroghe rispetto alle norme di tutela ambientale e a una nuova ondata di cemento sul territorio.
Avevamo fatto delle proposte: a le altre: interventi strutturali per rendere efficiente il funzionamento del ciclo idrico integrato e completate gli interventi sulla depurazione, con l’adozione di iniziative volte a evitare gli sprechi, sia dal punto di vista delle dispersioni, sia per implementare il riuso delle acque reflue depurate in agricoltura e a fini industriali. Abbiamo proposto l’istituzione di un Fondo straordinario per le misure urgenti sulla rete fluviale, con l’obiettivo di restituire spazio ai fiumi, per ampliare le casse di espansione e per ridurre la canalizzazione, ripristinando le connessioni tra gli alvei e le pianure inondabili. Tutte le nostre proposte, però, sono state bocciate.
I nostri territori non possono permettersi di aspettare ancora. Non c’è più tempo.

PD METROPOLITANA

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