Alessandro Manzoni è spesso vissuto come un moderato, un aristocratico un po’ bigotto . Nulla di più assurdo . Il suo fu un cristianesimo illuminista , cosmopolita , democratico ma non populista . Un cristianesimo stoico. Per questo gli integralisti cattolici dell’epoca lo detestavano. E non lo amano ancora oggi. La prima edizione de ” I Promessi Sposi ” fu proibita a Roma dalla censura papalina e quando morì non solo il giornale di curia di Lecco, il Resegone ( nel decennale della morte in verità ) ma anche l’autorevole ” Civiltà Cattolica ” dei Gesuiti condannarono la sua opera e le sue posizioni politiche . L’antimanzonismo dei Cattolici integralisti fu feroce e si attenuò soltanto quando fu coniata la formula consolatoria ( per loro ) dei Promessi Sposi ” come ” Romanzo della Provvidenza “. Italo Calvino scriveva invece dei Promessi Sposi ” . E quando ci accorgiamo che la parte della Provvidenza è sostenuta dalla Peste comprendiamo che il discorso dell’ideologia politica spicciola è saltato in aria da un pezzo. A ben vedere, già dall’inizio I Promessi Sposi è il romanzo della carestia, della terra desolata.

È una natura abbandonata da Dio, quella che Manzoni rappresenta; altro che Provvidenza ! …… C’è oggi chi tende a vedere in Manzoni una specie di nichilista, sotto la vernice dell’ideologia edificante, di quel nichilismo che ritroveremo piu radicale solo in Flaubert ” Al di là el Manzoni nichilistache non mi convince affatto , concordo con Calvino . Altro che ” Romanzo della Provvidenza “, aggiungo io, è invece una delle narrazioni più inquietanti sulla violenza e la sopraffazione del Potere attuate ogni giorno contro il popolo degli ” umili “, gli oppressi. La sopraffazione quotidiana dei tirannelli locali, come don Rodrigo, o dei burocrati come l’Azzeccagarbugli o dei preti come don Abbondio che hanno tradito i poveri. I loro parrocchiani. O dei potenti che hanno voluto la insensata guerra del Monferrato , che provocò, dice Manzoni , un milione di morti, per lasciare le cose come stavano. Provate a rileggere i Promessi Sposi in questa ottica . Non la sola in questo grande, enorme Romanzo.

Gianluigi Daccò

MANZONI TUTT’ALTRO CHE BIGOTTO.
Questo testo è stato pubblicato nel decennale della morte di Alessandro Manzoni dal giornale della Curia lecchese “il Resegone” e ripubblicato da Gian Luigi Daccò in “UNA STORIA DI LECCO”

(Marco Molgora)

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