VINCERE IN LOMBARDIA? Letizia Moratti si è dimessa dalla Giunta Fontana sottolineando il proprio disaccordo sulla gestione della pandemia e sulle prime scelte del governo Meloni. Molti erano convinti che sarebbe stato Fontana a togliere le deleghe alla sua vicepresidente, ma così non è stato. La presa di distanza della “dottoressa”, come la chiamano i suoi collaboratori, è un fatto politico nuovo per la Lombardia.
Il centrodestra è evidentemente spaccato e questo apre scenari inediti per le elezioni regionali del 2023. In queste ore, in molti si sono affrettati ad esorcizzare l’ipotesi che Letizia Moratti possa essere sostenuta dal PD, ma non credo che il punto sia questo. Capisco che l’ex sindaca di Milano possa essere un nome ingombrante e indigesto, ma bisogna decidere quale sia la strada migliore per strappare la Lombardia alla destra. Credo che l’obiettivo sia questo, non la difesa della purezza identitaria del PD o altre tattiche per assicurarsene l’egemonia interna. La strada prioritaria, per quanto mi riguarda, rimane quella delle primarie con una coalizione ampia che vada dal Terzo Polo ai 5 Stelle e oltre passando per i civici.
Se questo, come pare, non è possibile per stolidi veti romani, qual è l’opzione migliore? Primarie solitarie del PD per affermare l’egemonia sul partito e perdere in allegria le elezioni? Un’alleanza PD Terzo Polo civici con Carlo Cottarelli come candidato? Un difficile progetto politico che possa verificare la supposta disponibilità di Moratti a mettersi in gioco, e non come figura tecnica, con il centrosinistra e il suo effettivo potenziale a livello di società civile? Molte domande e molti dubbi, come vedete. Attendo suggerimenti e risposte, spero non scomuniche. Ma vorrei provare a vincere in Lombardia.